Luciano GHERSI IperTessitore BIOGRAFIA

da: Il Giardino di Daniel Spoerri
a
cura di A. Mazzanti, editori Maschietto & Musolino, Firenze 1998-1999, ISBN 88-87700-03-06

Luciano Ghersi ha vissuto in Maremma dal 1981 al 1999, presso la Triana del Monte Amiata. Ha incontrato Daniel Spoerri proprio sul Monte Amiata. Cosi nell'estate 1998 ha realizzato la sua prima collaborazione con il Giardino: Global Home, che ha accompagnato come una sorta di work in progress le iniziative espositive dell'estate. Aveva come sottotitolo "cantiere nomade di arte pubblica", poiché su una struttura di tenda indiana, realizzata con tubi di 6 metri, si avvolgeva una striscia tessuta sul posto dai visitatori, che hanno portato materiali eterocliti di scarto, che hanno tessuto con un telaio realizzato da Ghersi con ferri vecchi. Alla fine, la striscia è risultata lunga 100 metri e la Global Home stata smontata per continuare la tessitura della striscia altrove. Poi, prima di lasciare la Maremma per stabilirsi in Veneto, a Cogollo del Cengio (VI), Ghersi in concertazione con Spoerri ha deciso di realizzare una sua opera stabile per il Giardino: Le Poltrone del Buon Governo. La sua istallazione è la prima di un italiano ad esservi esposta.
Ha studiato a Genova dove è nato nel 1952 e dove ha conseguito la laurea in Filosofia nel 1975. Dal 1977 pratica e scrive di tessitura, ha infatti scritto
L'Essere e il Tessere, nel 1992, e vari saggi. Tesse con il telaio contadino semplificato e modificato per tessere stando in piedi, con quello sardo verticale, quello a spola volante, sempre a due pedali, telai che si costruisce da solo utilizzando materiali ed oggetti di riuso, Con estrosità accosta colori e materiali, poiché adopera filati eterocliti e non sempre ortodossi: tutto ciò che può essere ridotto filiforme, anche filo spinato, materiale animale, libri e tanti altri oggetti. Predilige non definire dei progetti grafici a priori ma esegue tessuti che seguono gli accostamenti formali e cromatici peculiari della figurazione tessile.
Dal 1995 si dedica a quelli che egli chiama "cantieri d'arte pubblica" e che sono una sorta di work-shop, dove tuttavia l'artista lascia realizzare l'opera alla gente che desidera provarsi nel semplice e antico uso dei tessere. Il pubblico che partecipa anche fornendo materiali, che sono dunque segno di presenze locali come di altri paesi. Il prodotto che ne nasce è dunque carico di significati, di compresenze e sempre viene pensato come abbigliamento urbano: (così è stato per alcuni cantieri a Grosseto nell'estate 1995: il
Poncho per la statua ottocentesca che ritrae Leopoldo Il di Lorena al centro della Piazza Dante; lo stesso anno la Sciarpa del Colosso di Arcidosso, Grosseto; la Borsa Gigantesca della spesa per la Coop di Venturina (1997) e il Treno Tessuto di Moelv, in Norvegia, realizzato con oltre un centinaio di persone e poi installato in permanenza nella stazione di Moelv.
Ghersi ha avuto personali alla galleria Sincron, Brescia (1982,1992,1997); alla Galleria Schubert a Milano (1985) e al Gandhi Museum di Madurai nel 1997 in India, dove ha progettato e realizzato oggetti tessili insieme con gli artigiani indiani. Il casale della Triana, che fu per tanti anni lo studio di Ghersi, è ora adibito a Museo dell'arte definit-iva con il nome di Museoaperto Le Chiuse della Triana e con la direzione di Luther Blissett. (Anna Mazzanti, 1999)
CURRICULUM SISTEMATICO (solo testo Inglese)


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