CHIESAVECCHIA > Cronistorie > Arti in Campo 2004


Home | Lavori in Corso | Cronistorie | Persone | Servizi | Dove Siamo | Contatto
www.hypertextile.net/CHIESAVECCHIA
HyperTextile.net

Arti In Campo 2004 > album1 | album2 | album3 | album4 | album5 | album6

In Maremma col «carrozzone» dei non-artisti
Pablo Echaurren
Io, malgrado il nome esotico che mi porto appresso, sono romano de Roma, di padre cileno e mamma sicula. Romano nato a Roma ma anche mezzo maremmano. Nel senso che da quando sono cittino frequento assiduamente e continuamente la bassa Maremma, mi dimezzo, mi bilico, alligno tra Orbetello e Capalbio, sono semistanziale in località Ansedonia. Da molto prima che diventasse un carnaio di vippaio.
Per questo, mi è caro segnalare che tra le verdi colline che circondano Saturnia - zona d'elezione dell'arte contemporanea sin da quando il grande Gastone Novelli la scelse come base operativa - torna
«Arti In Campo» [quest'anno alla terza edizione], festival atipico di Artisti e Non Artisti all'aria aperta, sull'amaca e in carrozzone.

In carrozzone sì, ma un carrozzone ben diverso da quello degli intruppati raccomandati che sgomitano per occupare i posti di potere da dove è più gratificante e remunerante farsi vedere.
Arte e non arte, avanguardia e tradizione si danno convegno a Murci, tra i ruderi di un tempio noto come Chiesavecchia che dà pure il nome al campo in questione.
Infatti, questo Festival si svolge in tutta semplicità in un campo - seppure provvisto di elettricità - tra installazioni biodegradabili, tende, capanne, vagoni da circo e cantieri aperti ai mille artieri espressi dalla creatività in libertà.


Tra le molte novità di quest'anno: i «Punti Amaca» per meditazioni dondolanti, le «Terapie Benessere», il «Vagone Van Gogh» e la «Oasi Morra», spazio deputato al gioco popolare della morra che altrove è proibito, perseguitato da leggi inique, da disposizioni ambigue.
In Campo si incontrano, ma non si scontrano, tra gli altri, Patrizia con le sue stoffe trapunte, Luciano che tesse e insegna la tessitura a mano, Eva che feltra la lana di pecora, Maia e Nicola che intarsiano mosaici nel cemento, Gaby che modella l'argilla arzilla del lago, Barbara che guida natur-pratiche di meditazione, Carlo che spiega la medicina tibetana pur senza avere la patente di sherpa. Mentre Filippo e Savino fanno «space music»,
Elia e Muriel ristorano i convenuti, porgono i loro saluti agli ospiti. Suoni e performance, proiezioni e installazioni, workshop e corsi: il Campo si apre ai molteplici ingegni, residenti o in transito estivo per le vie di Maremma.

Il Festival si è aperto con la «Festa Inaugurale» sabato 31 luglio: una serata di luna piena dalla quale si sono astenuti i lupi mannari, i madonnari, sono intervenute gradite streghe, falene e cani ululatori.
Poi, fino al 30 agosto, tutti i giorni dalle 18 alle 20 e tutti i giovedì fino alle 24: Open Gallery, Punti Amaca, BeroBar, Tapas, Vagone Van Gogh, Carrozza Trapunte, Casina Tessitori, Internet Point...

Pablo Echaurren


CINEMA
Giulietto Superotto, proietterà all'aperto autentiche pellicole del secolo scorso (dicesi XX) dalla sua cineteca personale.
Ogni venerdì.

AGRICOLTURA NATURALE: Semi Liberi e semi-freddi
Si tratta del gruppo di agricoltura naturale basato al Centro Popolare Autogestito CPA Fi-Sud: confettano semi vari nell'argilla in quantità industriale, per mezzo di una betoniera azionata da una bicicletta e poi li lanciano in zone selvagge e/o desertiche a scopo oriticolo, agricolo e forestale, senza zappe né aratro né concimi, seguendo l'esempio di Matsanobu Fukuoka. La famosa agricoltura del non-fare. Oltre alla loro betoniera, i Semi-Liberi mettono in Campo pure anche i Semifreddi, con la loro gelatiera. Sarà anche questa messa in moto da una bici?

INOLTRE
Varie impreviste opere, tra cui le Piramidi Biodegradabili, in vetro o segatura compressa, alla mercé dei venti, degli elementi,di formiche e animalacci inevitabili, perché si vive nell'impermanenza... o no? Tale è la sorte infatti, del bersaglio per dardi da bar: trafitto come un sansebastiano, bucherellato e gettato nel fuoco. Meno biodegradable, ma pur sempre biologico, il muro a secco a sud della Chiesa.

Arti In Campo 2004 > album1 | album2 | album3 | album4 | album5 | album6