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"Ngatu:
i Tessuti del Pacifico"
Cristiana Sambati durante una sua permanenza nel sud del Pacifico,
nel regno di Tonga scopre e rimane affascinata dai tessuti in
carta dipinti dalle donne del luogo e decide di studiare con
loro. L'esposizione dei tessuti da lei portati a Roma presso
lo Studio Marsi è solo un frammento del prezioso materiale
raccolto ma una buona occasione per noi occidentali di conoscere
un aspetto diverso del fare tessile.
Conosciute in inglese come Tapa o tessuti in corteccia, sono
chiamate Ngatu dai natii e segnano ogni importante evento della
loro vita.
Quotidianamente, eccetto la mattina, si sente il battere sulle
Tapa da un capo all'altro, dalle isole di Tongatapu al nord delle
isole di Vana'u. La fonte materiale più spesso usata per
la carta proviene dall'albero del gelso, una delle piante intenzionalmente
portate nei viaggi di migrazione. Sono piante originarie dell'Asia
poi estese definitivamente nelle isole della Polinesia. Ogni
gruppo isolano durante la migrazione portò con sè
il modello madre e variò i suoi patterns decorativi, tecnici
e metodi d'uso secondo le proprie esigenze. La carta del gelso
è la stessa Broussonetia Papyrifera usata in Cina nel
600 e il gelso bianco era coltivato già quattromila anni
fa prima di Cristo sempre in Cina per l'alimentazione del baco
da seta.
Fu il Capitano James Cook quando visitò Tonga nel tardo
diciottesimo secolo a riportarci l'esistenza delle Tapa, scrivendone
e collezionandole. In questo periodo le tapa erano usate come
lenzuola, coperte e asciugamani; retine per insetti, divisori
per le stanze, bandiere, aquiloni; turbanti e mantelli. Erano
essenziali anche per le cerimonie commemorative quali matrimoni
e funerali. Un secolo dopo la visita di Cook, il re George Tupou,
con l'intenzione di occidentalizzare e liberalizzare il commercio,
decretò leggi proibizioniste la produzione di tapa. Le
leggi furono più tardi abrogate ma da quel momento l'uso
di tessuti in cotone fu fermamente istituito. Oggi le tapa sono
usate principalmente per occasioni speciali. Quando muore una
persona viene deposta su un letto di tapa, in una camera drappeggiata
di tapa. Il giorno dopo il corpo viene avvolto in tapa e trasportato
su stuoie e tapa verso il cimitero. Le tapa sono usate anche
durante le giornate dedicate alle cerimonie di nozze, usate come
dote, coperture per i pavimenti della chiesa.
Ancora oggi come in passato, ogni donna possiede due alberi di
gelso di cui i rispettivi mariti e fratelli si prendono cura,
mentre le donne si occupano di tutto il processo di manifattura
del tessuto. Cristiana ci riporta la descrizione della tecnica
di lavorazione insegnatale. Quando l'albero di gelso hiapo comincia
a mettere le foglie bianche è il momento di tagliare i
rami, da questi chiamati Tutu si realizzano le Ngatu. Dopo aver
staccato la corteccia dal ramo usando un coltello e i propri
denti, si lasciano asciugare al sole con la faccia bianca rivolta
verso l'alto. La parte bianca divisa dalla corteccia così
comincia ad appiattire. Le fasce selezionate e unite a coppie
s'immergono per tutta la notte in acqua fredda e il giorno dopo
vengono battute su un lungo tronco con un martello di legno chiamto
Ike. Le donne sedute sulle stuoie realizzano così i Fetaki,
strisce di carta ottenute accostando e sovrapponendo i Tutu.
Una volta appese in casa per asciugare, i fetaki vengono piegati
con attenzione e stirate sedendocisi sopra. L'utima operazione
viene chiamata Koka'anga: dieci, venti donne si siedono una di
fronte all'altra per incollare le strisce con una colla ricavata
dalla bollitura di alcuni tuberi locali Tapioka o Mahoa'a. Ricavato
un colore marrone dalla corteccia dell'albero Koka, le donne
tamponano il tessuto e imprimono i motivi decorativi usando stampi
di legno e fibra di cocco chiamati Kupesi. Il motivo si ripassa
poi con un colore nero ricavato dalla corteccia dell'albero Tongo.
I patterns commemorano eventi o sono puramente decorativi. Uno
in particolare molto usato contiene icone della colomba della
pace, i pini reali, l'aquila e il blasone reale. I due pini speculari
uno accanto all'altro congiungono sia il confine inferiore che
quello superiore del pattern, la linea di terra e la linea del
cielo, dividendo ulteriormente lo spazio in tre parti occupate
in alto rispettivamente dalla luna, dal sole al centro dei due
pini e infine da una stella. In basso corre la strada del palazzo
reale. Questa la linea tramandata nonostante le varianti nel
tempo. I due pini imponenti tra gli elementi astrali principi
della vita, ricordano i due alberi di gelso in dotazione di ogni
donna che insieme agli uomini s'impegnano a far crescere. L'albero
è sacralizzato e custodito in ogni cultura e l'emancipazione
di un popolo si misura nel rispetto di questo valore.
Al di là del significato intrinseco dei tessuti del Pacifico,
il metodo delle matrici in positivo usato è un sistema
di stampa comune a tutte le culture già dal neolitico
quando gli uomini si tatuavano la loro pelle imprimendo disegni
con tavolette di legno (simile alla pintadera) come ancora oggi
fanno gli indios dell'Amazzonia, vestendosi con un abito virtuale.
Lo stampo su stoffe fu molto diffuso, i più antichi esempi
dall'Egitto, dal Perù, dalla Cina e dal Giappone. Con
l'introduzione della carta in Europa (dalla Cina attraverso la
Persia nel VI sec. fu portata dagli arabi in Italia e in Spagna)
in Germania, anche in concomitanza con l'invenzione della stampa
tipografica, nella metà del Quattrocento nacque la silografia:
la stampa su carta tramite matrici di legno incise a rilievo.
Occidente e Oriente qui si incontrarono e anche se in Cina la
tecnica della stampa su carta era usata già nel periodo
Tang (618-907), il metodo utilizzato in Germania fu lo stesso
originale. Ambedue le culture seguirono uno stesso percorso evolutivo.
Dall'Asia passando per la Polinesia arrivando fino all'Europa
la carta sia come supporto cartaceo che come tessuto per avvolgere
corpi racconta la storia del mondo, i suoi codici diversificati.
Nostra la lettura da svolgere per arrivare alle origini dell'umanità.
Federica Luzzi
(ricevuto da TESSIMILIA dic2002) |

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http://www.marlamallett.com/W-1090DD-Tonga_Tapa.jpg

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