TESSIMILIA > ReportsLeumann 2003 |
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la mostra-mercato |
il non-mercato dei Bassanesi |
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Mauro Bernocchi eco-lanaiolo pratese Sfilata "Installazione Tessile" dal Museo di Rivoli "Installazione Tessile" particolare con graffette |
La
nona edizione di "Filo lungo filo..." ha raggiunto
la cifra record di 87 espositori, senza contare tutti quelli
altri che non sono stati ammessi per mero esaurimento di spazio.
Dobbiamo dunque ammettere che, nonostante tutte le critiche al
modello espositivo del mercatino, oramai mercatone (che Tessimila
raccolse alla passata edizione > idee per Filo...Leumann), tessitori e tessimili accorrono imperterriti
a questo appuntamento. Se ne aggiungono anzi, sempre di nuovi
a questa annuale celebrazione dell'orgoglio tessile. Quest'anno
erano tutti piuttosto stipati... con l'eccezione della filatura
Chantemerle, ampiamente provvista di spazi. Chantemerle è
certamente benemerita tra i tessitori per i suoi filati naturali
ma, francamente, potrebbe evitare di vendere qui i suoi tessuti
industriali... Quisquilie a parte, una bellissima atmosfera,
calda e stimolante. La pioggia ha costretto la sfilata di moda,
sempre attesissima e popolarissima dal pubblico locale, a sfilare
al coperto, insinuandosi tra i banchi del mercato, con un effetto
persino migliore. Tessimilia ha visto realizzata la sua modestissima proposta di fornire chi partecipa all'evento di un cartellino con il nome. Purtroppo, soltanto gli Espositori hanno goduto di questo privilegio. Mentre invece, i Visitatori (per quanto iscritti regolarmete per vitto e pernotto) vagavano anonimi, senza cartellino. Ciò conferma l'ideologia "mercatino-centrica" degli organizzatori, che considerano un po' disertore chi non interviene con il proprio spezzone di banco. Altro elemento nuovo e positivo è la mostra "Incontri di tessitura" a cura del Gruppo per la tessitura a mano di Bassano del Grappa. I "bassanesi", proponendosi come gruppo, sono riusciti a introdurre nel mercatone una sezione senza banchi ma puramente campionaria. Dietro ai banchi invece: tessitori, lanaioli, feltrai, cappellai, bottonai, uncinettieri, didattici, museali, sociali e cooperativi. Impeccabile la cafeteria, con l'omaggio contiguo di gianduiotti. Paco il Guanaco era in ottimo stato ma un po' infastidito dal traffico. Infatti per quest'anno, la stand di Gigi Mosca era piazzato proprio a ridosso di corso Francia, trafficatissimo. La "Installazione Tessile" del "Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea" si è rivelata assai poco tessile ma piuttosto pittorica. Gli inevitabili stracci di recupero sono stati astutamente insaccati in un rotolo di cellophane per ottenere un simulacro di filo, poi intrecciato in qualche modo con il discutibile ausilio di punti metallici. Tutto il debole intreccio è infine sostenuto da una griglia per mezzo di fascette di plastica. Ci mancava soltanto la colla ma forse non l'abbiamo notata. In sostanza: un esercizio cromatico-materico di effetto grandioso ma privo di struttura. In altre esercitazioni, qui presentate come "Installazioni", le griglie di plastica sono utilizzate come canovaccio. Sembra dunque quasi impossibile che la didattica e l'animazione tessile possano mai superare la tecnica più elementare del ricamo su canovaccio, per quanto stravolta e ingigantita. Si ricorre insomma, quasi sempre, all'intervento cromatico-materico "su" tela, piuttosto che tessere in qualche maniera (e cioè costruirla, la tela). Ciò rivela la formazione meramente pittorica degli educatori-animatori e la loro ignoranza o disprezzo per le vere e proprie tessiture... Inevitabile presentazione dei libriccini "Per erbe e per tinture, colori e tradizioni in Italia" dell' Associazione Tintura naturale M.E. Salice. Altrettanto inevitabile convegno, con mortale relazione del Dr. Marco Antonini dell'ENEA sul progetto del "Consorzio Arianne" e i suoi celebri filati di lane locali, non privi di detriti vegetali. Meno accademica e assai più vivace, la presentazione del progetto "Canapa" dell'Ecomuseo dell'Alta Val Sangone. Infatti, c'è di mezzo Bruno Tessa, il barbuto e ben noto filatore. Se però chi pianti canapa, non fosse il Comune di Coazze o un Col-Diretto regolarmente autorizzato dalla burocrazia agricola europea, il suo raccolto sarebbe pur sempre mietuto prematuramente dalle forze dell'ordine, sequestrato e inquisito, per accertarsi che non costituisca reato. L'ostacolo più serio alla cultura della canapa rimane perciò la cultura proibizionista, come hanno rilevato applauditi interventi del pubblico. Nell'attesa di leggi più sensate, il Linificio Canapificio Nazionale aveva distribuito modiche quantità di filato ai tessitori, che hanno mostrato a Leumann i loro manufatti realizzati con tali materiali. In sede artistica, pregevole mostra degli arazzi di Adriana Puppi, una dei pochi artisti tessili che possano vantare una solida tecnica. Per quanto scomparsa dal programma ufficiale la Assemblea del Cordinamento Tessitori si è rivelata partecipatissima, con quasi un centinaio di presenze. Su questa vedi in Tessimilia REPORTS: Assemblea CT 26 sett. 2003 |
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