Studio,
ricerca, scuola ed arte della tessitura
nel parco urbano di Torino.
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Adele Picciotto
Torino, 18 ottobre
2000.
La tessitura per me è un piacevole
hobby dopo le tante ore di lavoro e la mia passione per questa
attività ha suscitato in me un sogno che porto dentro da
quattro anni. Spero che si possa realizzare anche se mi rendo
conto che l'attuazione non è semplicissima. Provo a esporre
ora la mia idea nella speranza e nell'attesa che qualcuno la possa
recepire e accogliere.
Il mio progetto si dovrebbe realizzare presso il Parco della Pellerina che molti ritengono sia il più
grande parco d'Europa all'interno di una città. In questo
parco in una posizione centrale si trova una vecchia cascina che
è stata ridotta a "pattume" e occupata dai quatters.
Tenendo conto che Torino si prepara alle Olimpiadi del 2006 all'anniversario
dell'unità d'Italia nel 2011, il mio progetto potrebbe
essere patrocinato dalla Regione Piemonte e volto a dare un'ulteriore
punto di riferimento a livello centrale per la tessitura.
Chiedendo il contributo anche ai Verdi e possibilmente anche all'UE,
occorrerebbe far muovere gli squatters in un altro luogo, ristrutturare la vecchia
casa ed installare in essa un punto di studio, ricerca , scuola
ed arte di tutto quello
che gli italiani fino ai giorni nostri hanno fatto sulla tessitura.
Per chiarire il mio progetto posso fare
riferimento a una realtà che già in piccolo esiste,
ma che non è abbastanza valorizzata e conosciuta, anche
se ricca. A Chieri, a pochi chilometri da Torino, è stato
favorito un buono spazio alla tessitura con mostre e scuole e
la mia idea sarebbe quella di unire la realtà già
esistente di Chieri con il progetto di Torino creando una scuola
e facendo lavorare persone che si specializzano in tessiture particolari
e unendo la tessitura non solo all'arte, ma anche alla ricerca
e all'industria.
Il luogo che ho pensato ritengo che sia l'ideale per la realizzazione
di una scuola e di un centro di tessitura per la sua localizzazione
e per il suo impatto armonico con l'ambiente.
Ma perché Torino? Torino è sempre stata un'importante
città industriale, ora sembra che proprio il settore dell'industria
sia in crisi, si sta valorizzando l'altra importante attività
di Torino nel campo della ricerca, della cultura e dei congressi.
In questo contesto la scuola della tessitura nasce come punto
d'incontro di tutta la cultura italiana.
Adele Picciotto
Cara Adele,
ecco qui: la sua proposta è nel Web. Ora vedremo chi è
disposto ad appoggiarla o a criticarla.
Tessimilia,
come al solito, registrerà e pubblicherà tutte le
voci. Ci
terrei solo a dirLe che (negli anni 70 del secolo scorso) io stesso
tessevo in cascine occupate. Perché non coinvolgere a tessere
magari anche gli squatters?
WebMaster
GI
Chi
ha un filo da aggiungere, scriva pure a:
Tessimilia_pellerina