Incredulità
di S. Tommaso
Manifattura fiorentina
ultimo quarto sec. XV
lampasso lanciato
Parafrasando un noto filosofo,
si potrebbe affermare che la storia dell'arte è la storia
dell'arte dominante. Nel caso degli studi di storia del tessuto,
dominante è l'interesse pittorico. Infatti, gli autori
di saggi e cataloghi sono in maggioranza gli storici dell'arte
dominante. Arte che, dal Rinascimento, è ancora la Pittura.
Questo "pinacocentrismo" è aggravato in Italia
dall'enorme abbondanza di beni culturali pittorici, nonché
dalla lunga durata accademica dell'estetica crociana.
Anche nell'impostazione della mostra pratese "I
Tessuti della Fede", l'interesse principale dello
storico è di rintracciare le fonti pittoriche di ogni figura
tessuta. Perciò, dato che le Madonne sono tessute di tre
quarti, ciò avverrebbe perché i tessitori fiorentini
copiavano le pitture coeve, dove le Madonne posavano regolarmente
di tre quarti. Poi lo storico si imbatte in un tessuto che ritrae
la Madonna di fronte, ma allora ricorre all'unica Madonna frontale
dell'epoca... rinracciabile però a Padova. Si portebbe
anche ipotizzare un pellegrinaggio a Padova di quel tal tessitore
fiorentino.
Un caso ancora più cruciale è
la "Incredulità di San Tommaso" (foto qui sopra e di
fianco). Il modello del
tessitore qui viene identificato nell'opera del Verrocchio (che
però è una scultura). Lo storico è costretto
a registrare l'evidenza che la mano del Tommaso tessile non si
comporta affatto come la mano del Tommaso scultoreo. Infatti,
la mano tessuta non si limita piu ad accennare alla piaga di Cristo
ma ci si schiaffa dentro. Questa insolita pregnanza simbolica
non è riscontrabile nelle arti maggiori coeve. Però
il nostro storico dell'arte non osa avanzare la legittima ipotesi
che il tessitore potesse ispirarsi a fonti iconografiche "minori",
profane e popolari o, addirittura, si ispirasse direttamente alla
propria esperita realtà.
Il sottointeso pregiudizio dello storico
è che i tessitori, in quanto "genti meccaniche"
e "addetti alle arti minori" sarebbero incapaci di concepire
una idea originale. E' un pregiudizio neanche troppo originale,
che viene ampiamente applicato anche alla cultura rustica. Infatti
anche "i villani" avrebbero dovuto aspettare l'invenzione
urbana dello stile romanico, prima di potersi costruire le pievi
che perciò, sono tutte urbanamente post-datate dagli storici.
Immaginiamo un futuro cataclisma, dal quale emergeranno reperti
iconografici e tessuti di incerta datazione. I futuri storici
dell'arte potranno agevolmente affermare che l'opera geometrica
dei tessuti rustici deriva dai pittori della Op Art, oppure che
un frammento di broccatello lanciato (foto a dx)
è chiaramente ispirato all'arte di Walt Disney.
WebMaster Gi 17/12/2000
broccatello lanciato, ultimo quarto sec. XVI N° Inv. 81.01.147 (T/6)
I TESSUTI DELLA FEDE COMUNICATO STAMPA
Bordi figurati del XV e XVI secolo dalle collezioni del Museo
del Tessuto di Prato.
SEZIONE CONTEMPORANEA
Fasto antico ed innovazione tecnologica nel più recenti
tendenze moda.
16 dicembre 2000 -
31 luglio 2001 MUSEO DEL
TESSUTO Piazza del Comune, 9 - 59100 PRATO Tel. 0574-611503. Fax
0574-444585 mailto:museodeltessuto po-net.prato.it
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