BOICOOPART
Il catalogo adesivo
Xerografia su etichette adesive in fogli A4.
Il Catalogo è distribuito in cambio della libera offerta di una moneta qualsiasi.
Chi riceve il Catalogo è invitato a frammentarlo e disseminarlo a suo piacimento.



L'Arte è oggi ufficialmente inconcepibile in assenza di Mostre e di Cataloghi. Certamente non fu sempre così, certamente così non sarà più, nel futuro non remoto. In questa attesa attiva e fiduciosa, come Critico Ufficiale d'Arte Pubblica, recensisco con estrema simpatia: il "Catalogo Adesivo" della Mostra "BOICOOPart".

Ma prima di arrivare al Catalogo, occorre rammentare la Mostra, in se stessa piuttosto singolare. Innanzitutto é una Collettiva di non artisti: di non artisti autentici, persone più o meno normali, che non aspirano affatto al titolo e al ruolo di Artista (cosi come dev'essere l'Art Brut più radicale, che è poi l'Arte Pubblica, secondo me).

I non artisti hanno operato sulla base comune di certe cartoline pubblicitarie, distribuite dal Comune di Firenze per la sua propaganda urbanistica. Ma al di sotto di ogni cartolina, con prepotenza emerge il piano comune di una tavola da pranzo. Infatti, tutte le Opere di "BOICOOPart" nacquero alle cene di un'affollata mensa popolare, senza puzzo di creatività solitarie. Via via, e cena dopo cena, centinaia di Opere andarono a deporsi su un vilissimo pannello espositore, lì installato nella stessa mensa, dove si intrisero di fumi e di sughi, variamente confessabili e digesti. Periodicamente, un solerte web-master raccoglieva le Opere di "BOICOOPart", le deponeva su uno scanner e infine le esponeva, imparzialmente, nello spazio del web: www.cpafisud.org/boicoopart.

Quanto alla Mostra vera e propria, gli Inviti erano falsi, o meglio riciclati artificiosamente sula base delle solite cartoline comunali, per ostentare maggior peso e prestigio al servo encomio dei cronisti locali e culturali. La Mostra non prese indirizzo né alloggio in galleria di arte, in pubblico palazzo,in banca o in centro culturale (eventualmente polivalente). La Mostra non ebbe alloggio per niente: si inaugurò sul marciapiede (tra squilli di tromba e ottoni vari dei Fiati Sprecati), all'ingresso di un supermercato: nel sito più vile e meno culturale. Del resto, il tema della Mostra non era forse "vedute-rivedute di un super-mercato"? E dunque: quale luogo più acconcio, propizio e appropriato?

Arriviamo così al Catalogo Adesivo: documento e ricordo dell'evento. Il mondo dell'arte contemporanea si rifà ancora al poeta Mallarmé, secondo il quale "Il mondo esiste per scriverci su un libro". Per gli Artisti e i loro Venerabili Critici, Sponsor, Assessori, l'edizione del Catalogo è persino più importante del rito della Mostra (che a sua volta, importa più dell'Opera). Se l'arte moderna (come sostiene Vattimo) ha sostituito la religione presso le cosiddette élite culturali, essa è certamente una nuova Religione del Libro.

ll Catalogo BOICOOPart evade da questo contesto mistificato. Innanzitutto, non è veramente stampato in tipografia: si tratta di volgare fotocopia, spacciata ufficialmente come "Edizioni Fluo" perché, invece del normale foglio bianco, qui c'è un foglio di etichette adesive fluorescenti: è come un foglio di francobolli, ma su ciascuno c'è un opera diversa.

Il Catalogo Adesivo è un invito all'adesione: cioè all'applicazione dei suoi francobolli su qualsiasi superficie. L'effetto è collettivo e corrisponde in pieno alla strategia di BOICOOPart, che si riassume nel motto: "Ogni grande rivoluzione è fatta di tante piccole cazzate", attribuito al comp-ianto "Tigre".
Infatti, chi ha ricevuto questo Catalogo non lo conserva gelosamente ma è preso dall'impulso irrefrenabile di infestare i macroscopici messaggi di Potere e Consumo che costituiscono il panorama urbano. Così i francobolli microscopici, singolarmente quasi impercettibili, hanno formato nel loro complesso una costellazione che nemmeno il passante più distratto potrebbe ignorare. Il che, di per sé, non è una novità: è il classico effetto della propaganda adesiva.

La raffinata differenza sta nel fatto che le immagini sono appunto differenti. Dove conviene che le immagini si addensano, per esempio: a una fermata d'autobus, il passeggero in attesa ha l'agio e la sorpesa di scoprirne la molteplicità. In tal modo, il Catalogo Adesivo si trasforma in una installazione (ridottissima e adeguata alla sede estemporanea) della stessa grande Mostra, che nel frattempo transita, inopinatamente, sui marciapiedi della stessa città. Naturalmente, ogni adesivo ha un link, che punta al catalogo generale e completo su internet di BOICOOPart, incluse nefandezze di Coop e Comune, inclusa inesausta e creativa realtà del nuovo Cpa.

Sheila Grunico
Incaricato di Ricerche Critiche
presso Istituto Arti Pubbliche


>>> La mostra su strada

>>> Testo critico di Sheila Grunico

>>> Catalogo on-line
http://www.cpafisud.org/boicoopart

>>> In caso di cattura


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